Biblioteca digitale

Atesia Augusta è una rassegna dapprima mensile e poi bimestrale, edita inizialmente dall’Ente cooperativo provinciale della stampa fascista e successivamente dall’Ente atesino pubblicazioni periodiche.

La vita di questo periodico coincide con uno dei momenti storici (1939 – 1943) più intensi e critici non solo a livello internazionale (Patto d’Acciaio Roma – Berlino ed entrata in guerra dell’Italia), ma anche con pesanti risvolti a livello locale ( Opzioni del 1939 e creazione dell’Alpenvorland ).

Seppure di breve durata, ma a riprova della complessità del momento storico, l’attività di questa pubblicazione conosce cambiamenti ai vertici, nella presentazione grafica e nell’informazione:

dal 1939 alla fine 1940 sotto la direzione di Mastromattei assolve “un eminente ruolo a carattere squisitamente politico” e sviluppa un progressivo interessamento per personalità rilevanti a livello internazionale e con attenzione agli eventi in ambito europeo;

dal gennaio 1941 sotto la direzione di Antonio Baldini Rualis si avvertono i cambiamenti: il ripristino della copertina originale, l’accentuarsi del l’interesse locale e la trasformazione della rivista da mensile a bimestrale con doppio fascicolo.

Il bisettimanale "Il piccolo posto" venne fondato il 20 marzo 1922 da Umberto Murè e stampato presso la tipografia Laurin di Merano. Nel febbraio 1923 venne ceduto a Luigi Barbesino ed Emilio Desio, esponenti del fascismo locale. A stamparlo negli anni successivi furono le tipografie Atesina, Temi e infine Monauni. Sulle pagine del giornale si dava ampio spazio alla cronaca locale (soprattutto politica), talvolta con articoli anche in lingua tedesca, e ai frequenti scontri tra le diverse fazioni interne al partito fascista.
L'ultimo numero del giornale uscì il 10 novembre 1926.

Il primo quotidiano dell'Alto Adige in lingua italiana esce il 22 aprile 1927. Nel giro di breve tempo si impone come mezzo di informazione raggiungendo circa 3000 copie al giorno di tiratura, divenendo così "organo ufficiale del fascismo altoatesino" (Gianni Faustini).

Nella sede di via Gilm 15 si avvicendano alla direzione del giornale negli anni molti direttori, che si trovano a dover adempiere alle direttive fasciste, volte alla diffusione dell'italianità a scapito del "dovere di cronaca". L'ultimo numero esce nel settembre del 1943.

Cfr. GIANNI FAUSTINI, La stampa italiana in Alto Adige, Centro di Cultura dell'Alto Adige, 1978

La Domenica del Corriere fu un settimanale fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989.

Inizialmente apparve come supplemento illustrato del "Corriere della Sera" distribuito gratuitamente oppure da solo al prezzo di 10 centesimi. Venne pensato come un "settimanale degli italiani", di taglio cronachistico, la cui peculiarità era il grande formato che dava molto spazio a fotografie e disegni, che furono uno dei motivi del suo successo. Tra i disegnatori che ne hanno fatto la storia ricordiamo Achille Beltrami e Walter Molino. Negli anni Venti e Trenta divenne il settimanale più venduto in Italia con una tiratura di 600.000 copie. Qui proponiamo una rassegna di alcuni numeri che riportano articoli riguardanti il nostro territorio.

La rivista di studi Archivio per l'Alto Adige venne fondata nel 1906 da Ettore Tolomei (fino al 1919 il titolo completo era Archivio di Studi per l'Alto Adige con Ampezzo e Livinallongo). Ebbe tra i primi collaboratori nomi illustri quali Pasquale Villari, Carlo Battisti, Graziadio Isaia Ascoli e Angelo De Gubernatis. La rivista continua tuttora ad uscire, a Firenze presso l'Istituto di Studi per l'Alto Adige, come Archivio di Studi per l'Alto Adige. Rivista di Studi Alpini.

Dalle sue pagine Tolomei voleva dimostrare "l'italianità" della regione (anche del Trentino, di lingua italiana ma cultura tirolese) e dunque la necessità di porre il confine al Brennero. La pubblicazione, che alla zona dava il nome del dipartimento napoleonico di cui all'inizio dell’Ottocento faceva parte Bolzano, venne subito sequestrata e suscitò violenti contrasti. La rivista, che forse più di ogni altra ha contribuito a sviluppare il dibattito scientifico e politico sulla questione altoatesina durante il Ventesimo secolo, documenta l’attuale situazione alpina interagendo con la realtà locale.

La rivista è stata digitalizzata dal 1906 al 1919.

È la rivista quadrimestrale realizzata dal Centro di Cultura dell'Alto Adige con lo scopo di far conoscere i problemi e le peculiarità di questa provincia di confine.

Maggiori informazioni sul posseduto in formato cartaceo sono disponibili sul catalogo ACNP.

Fascicoli completi, singoli articoli, indici e supplementi consultabili e scaricabili dal catalogo Explora.   

La Tribuna Illustrata fu un settimanale con sede a Roma, fondato nel 1890 come supplemento del quotidiano “La Tribuna”. Di grande formato, in breve divenne il primo settimanale illustrato italiano. A metà del secolo scorso subì però la concorrenza de’ “la Domenica del Corriere” e venne chiuso nel 1969. Qui proponiamo una breve rassegna di numeri che riportano articoli che hanno un legame con il nostro territorio.

Numeri disponibili

Uno dei compiti più importanti delle biblioteche è la diffusione della conoscenza: tale ruolo si manifesta anche grazie alla digitalizzazione di documenti antichi. Benché non manchino progetti di digitalizzazione in formato testo, le biblioteche generalmente tendono a vedere la loro missione realizzata piuttosto nella conversione su formato digitale dei documenti. In questa direzione si è spinta anche la Biblioteca Claudia Augusta.

La digitalizzazione del libro antico interessa le biblioteche da un duplice punto di vista: l'accesso e la conservazione. L'accesso in formato digitale permette una disponibilità un tempo neppure ipotizzabile di materiali, riscattando i testi antichi dal loro isolamento geografico e rendendoli disponibili on-line nella biblioteca digitale accessibile a tutti e da ogni luogo. L'oggetto vero e proprio può invece essere riservato a studi prettamente scientifici e consultazioni limitate, rimanendo altrimenti conservato nelle più idonee condizioni di luce, temperatura e umidità.

Cosa digitalizzare? La questione è squisitamente biblioteconomica. La Biblioteca Claudia Augusta ha deciso di creare una sezione di memoria locale digitalizzata, dedicata a documenti legati alla realtà territoriale. Considerata la missione della nostra biblioteca è risultata prioritaria la digitalizzazione delle opere di argomento locale più danneggiate o recentemente restaurate in modo da non compromettere, in seguito ad una ripetuta consultazione, lo stato delle carte e delle legature. L'obiettivo fondamentale di questo progetto infatti non è solo far emergere dall'oblio le opere più antiche o curiose, ma anche mettere a disposizione di tutti un patrimonio bibliografico di altissimo valore preservandolo al tempo stesso per le generazioni future. I documenti ora disponibili in formato digitale sono testi a stampa di pregio e difficilmente reperibili sul mercato antiquario, sono tutti pubblicati nel Triveneto dal XVII al XIX secolo e si occupano della regione del Tirolo e delle zone limitrofe dal punto di vista storico, religioso, archeologico e scientifico. Il ricco patrimonio librario posseduto dalla nostra biblioteca è oggetto di tesi di laurea, di tesi di dottorato di ricerca oltre che fonte irrinunciabile per gli studiosi di storia locale del Trentino, dell’Alto Adige e più in generale del Tirolo storico.

I documenti antichi e moderni posseduti dalla Biblioteca Claudia Augusta diventano, grazie al progetto di digitalizzazione, oggetti virtuali con nuove valenze comunicative sia come fonte d’informazione sia come prodotto di consumo, realizzando un brillante connubio tra tecnologia ed antichità.

L’Illustrazione Italiana

L’Illustrazione Italiana – inizialmente denominata “Nuova Illustrazione Universale” – nacque a Milano nel 1873 su iniziativa dell’editore Emilio Treves e divenne un settimanale molto diffuso soprattutto negli ambienti della medio-alta borghesia, grazie alla qualità degli articoli (tra gli altri di Pirandello, Carducci e Verga) ed alle illustrazioni, spesso affidate ad artisti di primo piano come Achille Beltrami e Luigi Bompard. Già nel primo dopoguerra iniziò il declino e la testata venne chiusa nel 1962.

Il Trentino

Il quotidiano Il Trentino – che non ha legami con l’attuale periodico – fu un giornale politico fondato nel 1868 e chiuso nel 1877, che cambiò spesso la periodicità, il formato e l’editore. Dal 1872 al 1875 fu organo dell’Associazione nazionale liberale trentina. n. 47 del 16.10.1875

Per entrambe le testate proponiamo una breve rassegna di numeri che riportano articoli che hanno un legame con il nostro territorio.

Il primo numero della Voce del Sella. Settimanale per le valli delle Dolomiti uscì il 23 febbraio 1923. Veniva stampato a Trento dalla tipografia Scotoni e Vitti. Pubblicava prevalentemente cronache delle valli altoatesine, ma anche notizie sul Trentino e il bellunese. La sua impronta fu fin dall'inizio di fiancheggiamento del partito e del regime fascista.
L'ultimo numero uscì il 21 aprile 1927, non a caso lo stesso giorno in cui nasceva il quotidiano La Provincia di Bolzano, del quale può considerarsi il progenitore.